Talk:Evolutionary Knowledge

From Evolutionary Knowledge Base
Jump to: navigation, search

The Value of Knowledge

La ricerca della conoscenza è l’avventura più affascinante che l’umanità abbia sin qui vissuto. Molti i sentieri percorsi, molte le vie seguite, ma una sola la direzione, la grande strada che conduce alla comprensione profonda e completa della Realtà. Il filo che unisce tutti gli eventi di cui siamo testimoni, la luce che illumina le infinite forme della Natura. La semplicità nell’infinta complessità. Quale inestimabile valore per l’Uomo, quale incommensurabile dono, la Conoscenza che rischiara la via, che dà un senso alla vita, all’esistenza di sé e del mondo. L’Uomo che da sempre volge lo sguardo indagatore verso il cielo, scruta tra i sassi lanciati o le viscere di animali per prevedere, per comprendere, per agire.

Quanti miti nella storia dell’Umanità. Uno per tutti, Prometeo e il fuoco, la luce che illumina la mente, che rischiara le tenebre dell’ignoranza. Innumerevoli divinità solari, che rinnovano ogni giorno la vita e insieme l’eterna ricerca della Conoscenza, l’oro alchemico e la ricerca della ricchezza nella verità. Di generazione in generazione, di epoca in epoca, cambia la forma, il linguaggio, l’apparenza. Ora prevale il cuore, ora la mente, ora la fede, ora la gnosi, un’umanità in cerca di una unità interna e esterna, individuale e collettiva, tra movimenti occulti e organizzazioni palesi, scuole, dogmi e rivoluzioni. Guerre e repressioni, la storia tumultuosa di una umanità in perenne ricerca di risorse, di potere, di conoscenza. La forza della comprensione, da sempre bramata dai potenti, spesso custodita a prezzo della vita, tramandata con fatica attraverso le generazioni.

Una conoscenza che si è evoluta incessantemente, in occidente come in oriente, costruita giorno per giorno attraverso il contributo di tutti gli esseri viventi che si sono avvicendati su questo meraviglioso pianeta. Piante, animali e esseri umani che nella loro co-evoluzione in un ambiente talvolta amico, talvolta ostile, hanno saputo, senza tregua, costruire una multiforme rappresentazione della realtà in grado di guidarli nella dura lotta per la sopravvivenza. Conoscenza come strumento adattivo, conoscenza come prodotto e motore dell’evoluzione, come veicolo per la costruzione della Realtà stessa.

La distribuzione non uniforme della conoscenza tra le genti, all’interno delle stesse popolazioni, tra le diverse generazioni, disuniformità che promuovono le dinamiche sociali, che indirizzano l’evoluzione dei popoli, nello stesso tempo sono state fonte di disuguaglianze spesso laceranti, di dinamiche di dominazione e di violenza. La non corretta comprensione dei rapporti tra sviluppo delle attività umane, utilizzo dei territori, delle risorse naturali e trasformazioni ambientali e climatiche ci espone ai pericoli dell’inquinamento, allo scatenarsi delle forze della natura, all’esaurimento delle risorse, a devastanti turbolenze sociali ed economiche. La conoscenza parziale, inesatta, o colpevolmente ignorata, da sempre conduce verso il baratro del caos, etico, ecologico, sociale, planetario.

E come non considerare il potere manipolatorio che l’esasperata ineguale distribuzione della conoscenza conferisce a uomini che sfruttano altri uomini, popoli che sfruttano altri popoli. La storia è piena di esempi, di poteri che si fondano e prosperano nell’ignoranza dei sudditi, di eventi disastrosi che trovano radice nella noncuranza e nella distrazione inconsapevole, nella mancata comprensione delle relazioni tra le cause e gli effetti.

Ciò nonostante, le diversità, così nel mondo naturale come in quello umano, sono la forza, il motore dell’evoluzione, l’energia che promuove lo sviluppo, il miglioramento. Patrimonializzare l’esperienza, attraverso lo sviluppo e la trasmissione della conoscenza è questo il compito che da sempre la cultura deve incarnare, per migliorare la vita dell’uomo. La comprensione dell’immenso potere costruttivo della conoscenza profonda della realtà, che tiene conto delle necessità dell’umanità a lungo termine, delle future generazioni, nel rispetto della sacralità del nostro pianeta e della vita. Quale valore immenso dobbiamo tributare a questo aspetto immateriale della nostra esperienza esistenziale. L’essenza della complessità, il più alto contributo all’evoluzione, l’Uomo che contempla l’Universo e riflette sul senso dell’esistenza. Un’umanità in cerca del proprio creatore.

Ed è proprio nel difficile rapporto tra la conoscenza e la fede, tra la ragione e lo spirito che emerge il grande valore della conoscenza, nella chiara individuazione e consapevolezza del limite, del confine che apparentemente separa queste due vie, ma che in realtà le unisce in una comunione di intenti e di fini. L’armonia individuale e collettiva con l’universo, con i principi naturali che ne incarnano le multiformi funzioni, che le varie religioni e filosofie hanno identificato con la ricerca dell’illuminazione, il contatto con Dio, la visione chiara della realtà quale essa è, la Verità, e così via.

La conoscenza parziale e fallace ci allontana dalla fede, solo una conoscenza ampia e profonda ci ricollega alla consapevolezza del tutto in divenire, al mistero dell’origine, alla ricerca del contatto con la sorgente. Nel silenzio, dove le parole si spengono e i pensieri si diradano, dove ci si dimentica di sé e l’amore satura il nostro essere, qui irrompe il contatto con l’assoluto, con il mistero trascendente dell’esistenza, che è precluso alla ragione. Ma al ritorno, alla ridiscesa nella materia, come non riconoscere la magia della straordinaria incarnazione della divinità, che si fa immanente, che diviene corpo e mente, e riflette, osserva, capisce, vive.

Come non completare la visione mistica con l’osservazione mentale piena di meraviglia per l’immensa complessità dell’evoluzione della materia. E come non rimanere catturati dal desiderio, dalla curiosità di comprendere le vie seguite dalla Forza che si fa Forma, Dio che diviene Mondo. Se non possiamo comprendere con la mente la natura, l’essenza divina, il cui contatto non sta nella sfera della ragione, possiamo però indagare e svelare le sue vie di espressione che creano e formano la Realtà.

Quale tripudio di gioia, di felicità e gratitudine, assale chi, contemplando la Natura e l’Uomo stesso, ne comprende la struttura profonda, coglie l’unità che soggiace alla complessità, l’infinita rete di relazioni che legano le parti al tutto. Una Conoscenza rispettosa dell’Assoluto, della dimensione trascendente della divinità, una fede mistica rispettosa della relatività, della contemporanea immanenza della divinità. Due alleati per la vita e la gioia dell’Uomo.

Evolutionary Knowledge and the Evolution of Knowledge

Per Conoscenza Evoluzionistica intendiamo un approccio globale all’osservazione del mondo naturale e umano, fondata su un’estensione integrale della teoria evoluzionistica e su una rivisitazione critica del pensiero costruttivista.

E’ Conoscenza della Realtà e della sua manifestazione, l’Universo in evoluzione. In questo senso la conoscenza è doppiamente evoluzionistica, per oggetto e per natura. L’oggetto è, infatti, rappresentato dall’Universo in evoluzione, dalla Realtà universale, un processo illimitato nella dimensioni causale, spaziale e temporale, caratterizzato da incessanti mutazioni.

Anche la natura della Conoscenza è intrinsecamente evoluzionistica. Essa si sostanzia, infatti, in un infinito processo di costruzione, nel quale idee, modelli e rappresentazioni del mondo cooperano e competono per creare una visione sempre più accurata di una Realtà in incessante trasformazione. La stessa Conoscenza non può che essere, quindi, un processo di continua evoluzione, verso livelli di comprensione sempre più fondamentali e, insieme, di rappresentazione di sempre più ampie complessità.

E’ il desiderio di raggiungere un’unità di rappresentazione e di integrazione degli ambiti di indagine, che spinge a ricercare una struttura di pensiero unitaria e a costruire un insieme di strumenti cognitivi integrati, in grado di favorire un reale progresso nella comprensione del mondo come un tutto in evoluzione. Lo sviluppo di nuovi concetti, di nuove teorie, e insieme il recupero del prezioso patrimonio culturale dell’umanità, possono produrre determinanti effetti sinergici nel percorso verso una conoscenza meno dogmatica e frammentata.

The sources of the Evolutionary Thought

Il pensiero evoluzionistico, emerso attraverso l’osservazione della natura nello specifico ambito della ricerca biologica, era già presente in varie forme e in vari stadi di sviluppo in molte culture, in molte delle vie di conoscenza dei popoli antichi, in oriente come in occidente. La disciplina, che qui chiamiamo “Conoscenza Evoluzionistica”, si inserisce in questa vasta tradizione culturale, umanistica e scientifica, per sviluppare e promuovere una visione unitaria evoluzionistica e costruttivista della formazione della Realtà a tutti i livelli di complessità.

La visione evoluzionistica della natura, che si è faticosamente affermata in ambito scientifico, in molti contesti culturali viene tuttora rifiutata e avversata. Tale visione è maturata nell’ambito della biologia e si è progressivamente estesa ad alcune delle altre scienze della natura, come la geologia, la cosmologia, l’astrofisica. Manca ancora un passo fondamentale: l’estensione dell’approccio evoluzionistico a tutto il complesso e articolato panorama della ricerca scientifica, in primis alla fisica.

Le parole chiave: Recupero – Integrazione – Costruzione.

The Recovery of an Immense Heritage

Un’iniziativa volta a riconquistare una visione unitaria della Conoscenza, che si è frammentata nel corso dell'evoluzione della cultura umana. Visione necessaria a superare le difficoltà di comprensione e di comunicazione tra questi due mondi, che appaiono talvolta così lontani e inconciliabili. Distanza che impedisce dal un lato alla scienza di raggiungere una comprensione più completa e profonda dell'universo fisico, superando le limitazioni delle attuali teorie, e, dall’altro lato, alla cultura umanistica, religiosa, esoterica di liberarsi di quegli elementi di superstizione e fantasiosità, che la rendono facilmente attaccabile da coloro che non posso ammettere l’esistenza di una realtà "immateriale", "spirituale", in grado di dare anima e unità ad un universo che appare via via sempre più materiale e frammentato.

Si tratta, quindi, di raggiungere una visione unitaria in grado di spiegare la Realtà quale essa è, superando le limitazioni della pura ragione, focalizzata sulla materia, e recuperando, con un'attenta opera di analisi e di selezione, le concezioni spiritualiste che da millenni propongono profonde riflessioni sull'esistenza e la formazione della Realtà e sulla particolare natura dell’esperienza cognitiva umana.

The Holistic Vision

La Realtà è un processo unitario che non può essere compreso pienamente se non allargando lo sguardo ad abbracciare le complesse reti di relazioni che legano le parti al tutto.

Osservando la multiforme varietà del pianeta, delle nostre città, degli infiniti panorami che si offrono ai nostri occhi con i loro innumerevoli dettagli, è spesso così difficile cogliere l’unità del processo di creazione e di evoluzione che conduce a questa esplosione di complessità. Eppure tutto è riconducibile a una sola sorgente, a un principio comune, anche se le nostre conoscenze scientifiche stentano spesso a trovarne una rigorosa spiegazione razionale. Da tempo sistemi tradizionali di conoscenza, costruiti nei millenni da uomini che hanno saputo intuire l’unità nella molteplicità, ci hanno fornito nitide visioni dell’incessante manifestazione della sorgente della Realtà e del processo evolutivo che ne governa la perenne mutazione.

In molti dei settori dello studio della natura e del mondo umano, e in alcuni ambiti scientifici, stiamo assistendo alla diffusione di un "nuovo" modo di guardare alla realtà, al mondo fisico e all’uomo. Si tratta di un approccio che viene generalmente denominato "olistico", un approccio nuovo e insieme antico. Un modo di intendere la conoscenza e il suo stesso oggetto, la Realtà, che si era quasi completamente perso. A tutto vantaggio dell’affermazione di una visione deterministica e riduzionista, tesa alla comprensione della natura per ottenerne il controllo, alla comprensione dell’uomo per esercitare il potere. La ricerca della conoscenza indirizzata allo sviluppo tecnologico, pur avendo contribuito immensamente al miglioramento delle condizioni dell’esistenza materiale dell’umanità, non ha purtroppo saputo sempre mantenere le promesse di un analogo miglioramento delle condizioni sociali e psichiche, e più in generale del benessere globale e della felicità.

Per superare le attuali difficoltà legate all’esasperata frammentazione della visione del mondo, per vincere le sfide che la scienza sta incontrando sul suo impegnativo percorso, occorre ridefinire l’approccio olistico in un senso ancora più ampio di quello attuale, ad abbracciare tutti gli aspetti della fenomenologia del mondo naturale e umano e tutti gli ambiti della ricerca della conoscenza. Occorre non rinunciare al desiderio di conciliare la visione scientifica con quella umanistica, di ricongiungere la dimensione materiale a quella spirituale, di integrare le funzioni razionali, analitiche, con quelle intuitive, artistiche, che fanno capo ai due emisferi del nostro cervello. Un processo di riavvicinamento, che ponga al centro dell’attenzione la fondamentale importanza del riconoscimento esperienziale e culturale dell’unità e dell’interconnessione. Che evidenzi la grande influenza che questi aspetti possono esercitare sull’evoluzione dell’uomo e dell’umanità tutta, e insieme la loro essenzialità per l’evoluzione della conoscenza.

La Fisica Evoluzionistica propone un approccio alla conoscenza intrinsecamente olistico, fondato su una visione integrata che riconosce in ogni ambito della Realtà l’unità dei processi creativi ed evolutivi, che ne determinano l’incessante costruzione a partire da un’entità unitaria, la Forza. Da questo livello fondamentale, attraverso un percorso causale universale, dove ogni evento, ogni linea di sviluppo, assume il suo pieno significato solo in rapporto al tutto, emerge incessantemente la prorompente molteplicità dei fenomeni naturali, l’Universo in evoluzione. Un’unica rete universale di eventi, di Forme, in interazione continua, che trova nel Campo dell’Azione, diretta e primaria manifestazione della Forza, il substrato unificante, il teatro dell’azione formativa.

E proprio nell’ambito di questa disciplina, che si inserisce nella più ampia linea di ricerca della Conoscenza Evoluzionistica, emergono con più chiarezza i fondamenti naturali del paradigma olistico. Ne riassumiamo qui i principali: unità e unicità della Realtà, unità dell’Universo, unità della causa agente, la Forza, unità del Campo elementare, unità del processo evolutivo, interconnessione e interdipendenza degli enti fisici, unità dell’esperienza cognitiva e della coscienza.

Solo un percorso r== Descrizione ==

Secondo questo approccio, la Conoscenza deve essere considerata una disciplina doppiamente orientata in senso evoluzionistico, per oggetto e per natura. L´oggetto è, infatti, rappresentato dall´Universo, dalla Realtà in evoluzione, nella sua caratteristica fondamentale di mutazione incessante. La natura è intrinsecamente evoluzionistica, in quanto la Conoscenza si sostanzia in un infinito processo di costruzione, nel quale idee, modelli e rappresentazioni del mondo cooperano e competono per creare una visione sempre più accurata di una Realtà in incessante trasformazione. La stessa conoscenza non può che essere, quindi, in costante evoluzione verso livelli di comprensione sempre più profondi e di descrizione di sempre maggiori complessità.

Il Progetto Conoscenza Evoluzionistica nasce, quindi, dal riconoscimento, che scaturisce dell´osservazione del mondo naturale e umano, della necessità di estendere l´approccio evoluzionistico a tutti gli ambiti della ricerca e della costruzione della conoscenza. E’ il desiderio di raggiungere un’unità di rappresentazione e di integrazione degli ambiti di indagine, che ci spinge a ricercare una struttura di pensiero unitaria e a costruire un insieme di strumenti cognitivi integrati, in grado di favorire un reale progresso nella comprensione del mondo con un tutto in evoluzione. Lo sviluppo di nuovi concetti, di nuove teorie, e insieme il recupero del prezioso patrimonio culturale dell´umanità, possono produrre effetti sinergici determinanti nel percorso verso una conoscenza meno dogmatica e frammentata.

Il pensiero evoluzionistico, che nell’ambito dello sviluppo della scienza occidentale è scaturito dalla osservazione della natura, era già presente in varie forme e in vari stadi di sviluppo in molte culture, in molte delle vie di conoscenza dei popoli antichi, in oriente come in occidente. La Conoscenza Evoluzionistica si inserisce, quindi, in questa vasta tradizione culturale, umanistica e scientifica, per sviluppare e promuovere una visione unitaria evoluzionistica e costruttivista della formazione della Realtà a tutti i livelli di complessità.

Un’iniziativa volta a riconquistare quella visione unitaria della conoscenza, frammentatasi nel corso dell’evoluzione della cultura umana, necessaria a superare le difficoltà di comprensione e di comunicazione tra questi due mondi, che appaiono talvolta così lontani e inconciliabili. Distanza che impedisce alla scienza di raggiungere una comprensione più completa e profonda dell’universo fisico, superando le limitazioni delle attuali teorie, e che, allo stesso tempo, impedisce alla cultura umanistica, religiosa, esoterica di liberarsi di quegli elementi di superstizione e fantasiosità, che la rendono inaccettabile ai più e facilmente attaccabile da chi intende negare l’esistenza di una Realtà "immateriale", "spirituale", che anima l’Universo.

Si tratta, quindi, di raggiungere una visione unitaria in grado di spiegare la Realtà quale essa è, superando le limitazioni della pura ragione, focalizzata sulla materia, e recuperando, con un’attenta opera di analisi e di selezione, le concezioni spiritualiste che da millenni propongono profonde riflessioni sull’esistenza e sulla formazione della Realtà. Pur come percorso unitario, la Conoscenza Evoluzionistica si articola in tre ambiti di ricerca fortemente integrati: la Fisica Evoluzionistica, che ha per oggetto lo studio di tutto ciò che esiste, e la Metafisica Evoluzionistica, che indaga le rappresentazioni della Realtà, che gli esseri viventi e i sistemi cognitivi sintetici (gli agenti finalistici) incessantemente costruiscono. All'interno della Metafisica Evoluzionistica, si evidenzia un'ulteriore ambito di ricerca, la Meta-Metafisica Evoluzionistica (o scienza cognitiva evoluzionistica), che studia i processi cognitivi, naturali e sintetici, che costruiscono rappresentazioni della Realtà.

Completare la definizione?

La Conoscenza Evoluzionistica è una via alla ricerca della conoscenza della Realtà e dell’Universo. Si fonda sull'estensione del paradigma evoluzionistico a tutti gli ambiti dell’indagine scientifica sui fenomeni naturali e sulla natura della Realtà. In questo senso, intendiamo per Conoscenza Evoluzionistica la disciplina che studia la formazione della Realtà, nelle sue innumerevoli manifestazioni ai vari livelli di complessità. Una visione unitaria indirizzata a fornire un contributo al processo di convergenza tra scienze naturali e filosofia umanistica.
La Conoscenza Evoluzionistica (CE) è un modo di vedere, di descrivere e interpretare la Realtà, intesa come processo evolutivo unitario, mediante il quale la Forza, l'entità fondamentale creatrice dell'esistenza, ri-crea incessantemente l'Universo delle Forme, l'insieme di tutto ciò che esiste, il "tutto" in evoluzione.

Il valore della conoscenza

La ricerca della conoscenza è l’avventura più affascinante che l’umanità abbia sin qui vissuto. Molti i sentieri percorsi, molte le vie seguite, ma una sola la direzione, la grande strada che conduce alla comprensione profonda e completa della Realtà. Il filo che unisce tutti gli eventi di cui siamo testimoni, la luce che illumina le infinite forme della Natura. La semplicità nell’infinta complessità. Quale inestimabile valore per l’Uomo, quale incommensurabile dono, la Conoscenza che rischiara la via, che dà un senso alla vita, all’esistenza di sé e del mondo. L’Uomo che da sempre volge lo sguardo indagatore verso il cielo, scruta tra i sassi lanciati o le viscere di animali per prevedere, per comprendere, per agire.

Quanti miti nella storia dell’Umanità. Uno per tutti, Prometeo e il fuoco, la luce che illumina la mente, che rischiara le tenebre dell’ignoranza. Innumerevoli divinità solari, che rinnovano ogni giorno la vita e insieme l’eterna ricerca della Conoscenza, l’oro alchemico e la ricerca della ricchezza nella verità. Di generazione in generazione, di epoca in epoca, cambia la forma, il linguaggio, l’apparenza. Ora prevale il cuore, ora la mente, ora la fede, ora la gnosi, un’umanità in cerca di una unità interna e esterna, individuale e collettiva, tra movimenti occulti e organizzazioni palesi, scuole, dogmi e rivoluzioni. Guerre e repressioni, la storia tumultuosa di una umanità in perenne ricerca di risorse, di potere, di conoscenza. La forza della comprensione, da sempre bramata dai potenti, spesso custodita a prezzo della vita, tramandata con fatica attraverso le generazioni.

Una conoscenza che si è evoluta incessantemente, in occidente come in oriente, costruita giorno per giorno attraverso il contributo di tutti gli esseri viventi che si sono avvicendati su questo meraviglioso pianeta. Piante, animali e esseri umani che nella loro co-evoluzione in un ambiente talvolta amico, talvolta ostile, hanno saputo, senza tregua, costruire una multiforme rappresentazione della realtà in grado di guidarli nella dura lotta per la sopravvivenza. Conoscenza come strumento adattivo, conoscenza come prodotto e motore dell’evoluzione, come veicolo per la costruzione della Realtà stessa.

La distribuzione non uniforme della conoscenza tra le genti, all’interno delle stesse popolazioni, tra le diverse generazioni, disuniformità che promuovono le dinamiche sociali, che indirizzano l’evoluzione dei popoli, nello stesso tempo sono state fonte di disuguaglianze spesso laceranti, di dinamiche di dominazione e di violenza. La non corretta comprensione dei rapporti tra sviluppo delle attività umane, utilizzo dei territori, delle risorse naturali e trasformazioni ambientali e climatiche ci espone ai pericoli dell’inquinamento, allo scatenarsi delle forze della natura, all’esaurimento delle risorse, a devastanti turbolenze sociali ed economiche. La conoscenza parziale, inesatta, o colpevolmente ignorata, da sempre conduce verso il baratro del caos, etico, ecologico, sociale, planetario.

E come non considerare il potere manipolatorio che l’esasperata ineguale distribuzione della conoscenza conferisce a uomini che sfruttano altri uomini, popoli che sfruttano altri popoli. La storia è piena di esempi, di poteri che si fondano e prosperano nell’ignoranza dei sudditi, di eventi disastrosi che trovano radice nella noncuranza e nella distrazione inconsapevole, nella mancata comprensione delle relazioni tra le cause e gli effetti.

Ciò nonostante, le diversità, così nel mondo naturale come in quello umano, sono la forza, il motore dell’evoluzione, l’energia che promuove lo sviluppo, il miglioramento. Patrimonializzare l’esperienza, attraverso lo sviluppo e la trasmissione della conoscenza è questo il compito che da sempre la cultura deve incarnare, per migliorare la vita dell’uomo. La comprensione dell’immenso potere costruttivo della conoscenza profonda della realtà, che tiene conto delle necessità dell’umanità a lungo termine, delle future generazioni, nel rispetto della sacralità del nostro pianeta e della vita. Quale valore immenso dobbiamo tributare a questo aspetto immateriale della nostra esperienza esistenziale. L’essenza della complessità, il più alto contributo all’evoluzione, l’Uomo che contempla l’Universo e riflette sul senso dell’esistenza. Un’umanità in cerca del proprio creatore.

Ed è proprio nel difficile rapporto tra la conoscenza e la fede, tra la ragione e lo spirito che emerge il grande valore della conoscenza, nella chiara individuazione e consapevolezza del limite, del confine che apparentemente separa queste due vie, ma che in realtà le unisce in una comunione di intenti e di fini. L’armonia individuale e collettiva con l’universo, con i principi naturali che ne incarnano le multiformi funzioni, che le varie religioni e filosofie hanno identificato con la ricerca dell’illuminazione, il contatto con Dio, la visione chiara della realtà quale essa è, la Verità, e così via.

La conoscenza parziale e fallace ci allontana dalla fede, solo una conoscenza ampia e profonda ci ricollega alla consapevolezza del tutto in divenire, al mistero dell’origine, alla ricerca del contatto con la sorgente. Nel silenzio, dove le parole si spengono e i pensieri si diradano, dove ci si dimentica di sé e l’amore satura il nostro essere, qui irrompe il contatto con l’assoluto, con il mistero trascendente dell’esistenza, che è precluso alla ragione. Ma al ritorno, alla ridiscesa nella materia, come non riconoscere la magia della straordinaria incarnazione della divinità, che si fa immanente, che diviene corpo e mente, e riflette, osserva, capisce, vive.

Come non completare la visione mistica con l’osservazione mentale piena di meraviglia per l’immensa complessità dell’evoluzione della materia. E come non rimanere catturati dal desiderio, dalla curiosità di comprendere le vie seguite dalla Forza che si fa Forma, Dio che diviene Mondo. Se non possiamo comprendere con la mente la natura, l’essenza divina, il cui contatto non sta nella sfera della ragione, possiamo però indagare e svelare le sue vie di espressione che creano e formano la Realtà.

Quale tripudio di gioia, di felicità e gratitudine, assale chi, contemplando la Natura e l’Uomo stesso, ne comprende la struttura profonda, coglie l’unità che soggiace alla complessità, l’infinita rete di relazioni che legano le parti al tutto. Una Conoscenza rispettosa dell’Assoluto, della dimensione trascendente della divinità, una fede mistica rispettosa della relatività, della contemporanea immanenza della divinità. Due alleati per la vita e la gioia dell’Uomo.

Conoscenza Evoluzionistica ed evoluzione della conoscenza

Per Conoscenza Evoluzionistica intendiamo un approccio globale all’osservazione del mondo naturale e umano, fondata su un’estensione integrale della teoria evoluzionistica e su una rivisitazione critica del pensiero costruttivista.

E’ Conoscenza della Realtà e della sua manifestazione, l’Universo in evoluzione. In questo senso la conoscenza è doppiamente evoluzionistica, per oggetto e per natura. L’oggetto è, infatti, rappresentato dall’Universo in evoluzione, dalla Realtà universale, un processo illimitato nella dimensioni causale, spaziale e temporale, caratterizzato da incessanti mutazioni.

Anche la natura della Conoscenza è intrinsecamente evoluzionistica. Essa si sostanzia, infatti, in un infinito processo di costruzione, nel quale idee, modelli e rappresentazioni del mondo cooperano e competono per creare una visione sempre più accurata di una Realtà in incessante trasformazione. La stessa Conoscenza non può che essere, quindi, un processo di continua evoluzione, verso livelli di comprensione sempre più fondamentali e, insieme, di rappresentazione di sempre più ampie complessità.

E’ il desiderio di raggiungere un’unità di rappresentazione e di integrazione degli ambiti di indagine, che spinge a ricercare una struttura di pensiero unitaria e a costruire un insieme di strumenti cognitivi integrati, in grado di favorire un reale progresso nella comprensione del mondo come un tutto in evoluzione. Lo sviluppo di nuovi concetti, di nuove teorie, e insieme il recupero del prezioso patrimonio culturale dell’umanità, possono produrre determinanti effetti sinergici nel percorso verso una conoscenza meno dogmatica e frammentata.

Le sorgenti del pensiero evoluzionistico

Il pensiero evoluzionistico, emerso attraverso l’osservazione della natura nello specifico ambito della ricerca biologica, era già presente in varie forme e in vari stadi di sviluppo in molte culture, in molte delle vie di conoscenza dei popoli antichi, in oriente come in occidente. La disciplina, che qui chiamiamo “Conoscenza Evoluzionistica”, si inserisce in questa vasta tradizione culturale, umanistica e scientifica, per sviluppare e promuovere una visione unitaria evoluzionistica e costruttivista della formazione della Realtà a tutti i livelli di complessità.

La visione evoluzionistica della natura, che si è faticosamente affermata in ambito scientifico, in molti contesti culturali viene tuttora rifiutata e avversata. Tale visione è maturata nell’ambito della biologia e si è progressivamente estesa ad alcune delle altre scienze della natura, come la geologia, la cosmologia, l’astrofisica. Manca ancora un passo fondamentale: l’estensione dell’approccio evoluzionistico a tutto il complesso e articolato panorama della ricerca scientifica, in primis alla fisica.

Le parole chiave: Recupero – Integrazione – Costruzione.

Il recupero di un immenso patrimonio

Un’iniziativa volta a riconquistare una visione unitaria della Conoscenza, che si è frammentata nel corso dell'evoluzione della cultura umana. Visione necessaria a superare le difficoltà di comprensione e di comunicazione tra questi due mondi, che appaiono talvolta così lontani e inconciliabili. Distanza che impedisce dal un lato alla scienza di raggiungere una comprensione più completa e profonda dell'universo fisico, superando le limitazioni delle attuali teorie, e, dall’altro lato, alla cultura umanistica, religiosa, esoterica di liberarsi di quegli elementi di superstizione e fantasiosità, che la rendono facilmente attaccabile da coloro che non posso ammettere l’esistenza di una realtà "immateriale", "spirituale", in grado di dare anima e unità ad un universo che appare via via sempre più materiale e frammentato.

Si tratta, quindi, di raggiungere una visione unitaria in grado di spiegare la Realtà quale essa è, superando le limitazioni della pura ragione, focalizzata sulla materia, e recuperando, con un'attenta opera di analisi e di selezione, le concezioni spiritualiste che da millenni propongono profonde riflessioni sull'esistenza e la formazione della Realtà e sulla particolare natura dell’esperienza cognitiva umana.

La visione olistica

La Realtà è un processo unitario che non può essere compreso pienamente se non allargando lo sguardo ad abbracciare le complesse reti di relazioni che legano le parti al tutto.

Osservando la multiforme varietà del pianeta, delle nostre città, degli infiniti panorami che si offrono ai nostri occhi con i loro innumerevoli dettagli, è spesso così difficile cogliere l’unità del processo di creazione e di evoluzione che conduce a questa esplosione di complessità. Eppure tutto è riconducibile a una sola sorgente, a un principio comune, anche se le nostre conoscenze scientifiche stentano spesso a trovarne una rigorosa spiegazione razionale. Da tempo sistemi tradizionali di conoscenza, costruiti nei millenni da uomini che hanno saputo intuire l’unità nella molteplicità, ci hanno fornito nitide visioni dell’incessante manifestazione della sorgente della Realtà e del processo evolutivo che ne governa la perenne mutazione.

In molti dei settori dello studio della natura e del mondo umano, e in alcuni ambiti scientifici, stiamo assistendo alla diffusione di un "nuovo" modo di guardare alla realtà, al mondo fisico e all’uomo. Si tratta di un approccio che viene generalmente denominato "olistico", un approccio nuovo e insieme antico. Un modo di intendere la conoscenza e il suo stesso oggetto, la Realtà, che si era quasi completamente perso. A tutto vantaggio dell’affermazione di una visione deterministica e riduzionista, tesa alla comprensione della natura per ottenerne il controllo, alla comprensione dell’uomo per esercitare il potere. La ricerca della conoscenza indirizzata allo sviluppo tecnologico, pur avendo contribuito immensamente al miglioramento delle condizioni dell’esistenza materiale dell’umanità, non ha purtroppo saputo sempre mantenere le promesse di un analogo miglioramento delle condizioni sociali e psichiche, e più in generale del benessere globale e della felicità.

Per superare le attuali difficoltà legate all’esasperata frammentazione della visione del mondo, per vincere le sfide che la scienza sta incontrando sul suo impegnativo percorso, occorre ridefinire l’approccio olistico in un senso ancora più ampio di quello attuale, ad abbracciare tutti gli aspetti della fenomenologia del mondo naturale e umano e tutti gli ambiti della ricerca della conoscenza. Occorre non rinunciare al desiderio di conciliare la visione scientifica con quella umanistica, di ricongiungere la dimensione materiale a quella spirituale, di integrare le funzioni razionali, analitiche, con quelle intuitive, artistiche, che fanno capo ai due emisferi del nostro cervello. Un processo di riavvicinamento, che ponga al centro dell’attenzione la fondamentale importanza del riconoscimento esperienziale e culturale dell’unità e dell’interconnessione. Che evidenzi la grande influenza che questi aspetti possono esercitare sull’evoluzione dell’uomo e dell’umanità tutta, e insieme la loro essenzialità per l’evoluzione della conoscenza.

La Fisica Evoluzionistica propone un approccio alla conoscenza intrinsecamente olistico, fondato su una visione integrata che riconosce in ogni ambito della Realtà l’unità dei processi creativi ed evolutivi, che ne determinano l’incessante costruzione a partire da un’entità unitaria, la Forza. Da questo livello fondamentale, attraverso un percorso causale universale, dove ogni evento, ogni linea di sviluppo, assume il suo pieno significato solo in rapporto al tutto, emerge incessantemente la prorompente molteplicità dei fenomeni naturali, l’Universo in evoluzione. Un’unica rete universale di eventi, di Forme, in interazione continua, che trova nel Campo dell’Azione, diretta e primaria manifestazione della Forza, il substrato unificante, il teatro dell’azione formativa.

E proprio nell’ambito di questa disciplina, che si inserisce nella più ampia linea di ricerca della Conoscenza Evoluzionistica, emergono con più chiarezza i fondamenti naturali del paradigma olistico. Ne riassumiamo qui i principali: unità e unicità della Realtà, unità dell’Universo, unità della causa agente, la Forza, unità del Campo elementare, unità del processo evolutivo, interconnessione e interdipendenza degli enti fisici, unità dell’esperienza cognitiva e della coscienza.

Solo un percorso radicale, che con umiltà ci porti a riconsiderare convinzioni consolidate e verità scientifiche alla luce delle conoscenze tradizionali, emerse nei più vari contesti geografici nell’arco del lungo e proficuo processo di sviluppo culturale dell’umanità, solo un tale percorso, che ci aiuti ad allargare lo sguardo, ad abbracciare il mondo in una sola visione, potrà portarci verso una comprensione più profonda del mondo, di noi stessi e del senso della vita. adicale, che con umiltà ci porti a riconsiderare convinzioni consolidate e verità scientifiche alla luce delle conoscenze tradizionali, emerse nei più vari contesti geografici nell’arco del lungo e proficuo processo di sviluppo culturale dell’umanità, solo un tale percorso, che ci aiuti ad allargare lo sguardo, ad abbracciare il mondo in una sola visione, potrà portarci verso una comprensione più profonda del mondo, di noi stessi e del senso della vita.