Domande antiche e domande moderne si intrecciano nella mente. E’ una lunga storia quella che accompagna l’uomo nella sua evoluzione. Una storia di sopravvivenza, alla ricerca di nutrimento, di sicurezza, di potere. La tensione verso la vita, verso l’infinito, l’eterno. Una storia di piccoli passi verso la conoscenza, e di rivoluzioni improvvise che cambiano completamente l’aspetto della realtà.
Occhi che scrutano il cielo, per comprendere il presente e sondare il futuro, che guardano alla vita che ci circonda, che interrogano i segni, occhi desiderosi di certezze, nel mare immenso e caotico dell’esistenza. Immagini sempre più coerenti si formano nelle menti degli uomini che osano scrutare il mistero, che sanno conservare ciò che ha valore e sanno abbandonare ciò che frena.
Ora ci troviamo di fronte ad una immensa e preziosa eredità, di idee, di schemi, di modelli e teorie. Ringraziamo questi uomini e queste donne che hanno voluto e saputo costruire sin qui la Conoscenza, tra brillanti intuizioni, errori madornali, deduzioni impeccabili e scoperte casuali. Ringraziamo per la dedizione, talvolta inconsapevole, verso la scoperta, per comprendere il mondo, la vita, l’Uomo.
Ringraziamo l’Occidente e l’Oriente, per la complementarietà degli approcci e dei risultati, ringraziamo scienziati e umanisti, artisti e tecnici, mecenati e oscurantisti, per la grande avventura che ci ha portato sin qui, a godere di questo grande mosaico scintillante che è la Conoscenza umana.
Un mosaico che, pur abbracciando tutto il panorama, dal microcosmo umano al macrocosmo fisico, mostra ancora, purtroppo, lacune e ampie aree di incoerenza. Sembra mancare, talvolta, quel senso di unità e universalità, che lo spirito umano cerca rivolgendosi al divino. Molti i tentativi, sia sul versante scientifico, sia su quello umanistico/spirituale, di conciliare aspetti molto lontani, fenomeni apparentemente tra loro alieni.
Ancora più numerosi i tentativi, per altro ampiamente riusciti, di comprendere i fenomeni più vicini alla realtà immediata, al mondo che esploriamo con i nostri sensi, interni ed esterni, e con gli innumerevoli e sorprendenti frutti della tecnologia. Una tensione mai risolta ci sta portando verso l’esasperata analisi, allontanandoci, nel contempo, dalla sintesi unificatrice.
E’ con umiltà che con questa opera, al cospetto di una tale eredità, ci rivolgiamo verso la ricerca dell’unità e della profondità della visione della Natura nel suo divenire, creazione ed evoluzione incessante.
Ma è anche con un poco di presunzione, che pur rispettando e facendo tesoro della tradizione, osiamo avventurarci, in territori già battuti, con occhi nuovi e disincantati, sperando di cogliere piccoli indizi, se non prove definitive, di uno schema più ampio, di principi universali ed essenziali, che ci possano aiutare a vedere la Realtà quale essa è.
« Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L'altro è pensare che ogni cosa è un miracolo. »
Albert Einstein
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