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L’azione della Forza crea la metrica perturbata del Campo alla scala di Planck, come descritta dal Principio di Indeterminazione, determinando l’incessante formazione di micro-gradienti nella metrica stessa, che chiamiamo Azione elementare. La metrica è, quindi, in ciascun punto completamente definita dalla distribuzione delle perturbazioni elementari. L’espansione e la contrazione della metrica, la variazione locale della distribuzione delle perturbazioni elementari, è caratterizzata dall’incessante orientamento delle perturbazioni nella direzione del massimo gradiente, da punti in espansione verso punti in contrazione, dove la resistenza è minore. Questo effetto, in cui effettivamente consiste l’Azione elementare, produce contestualmente nel Campo una “reazione”, un’Azione uguale e contraria, tendente a ripristinare lo stato di omogeneità, di isotropia, nella distribuzione delle perturbazioni elementari. Chiamiamo  “Traslazione”, o Azione traslatoria, l’orientamento delle perturbazioni, prodotto  dalla reazione tendente al ripristino dell’omogeneità, nella direzione e verso di espressione della reazione stessa, da punti caratterizzati da contrazione della metrica a punti in espansione. La minore resistenza all’espansione presente nei punti in fase di contrazione produce una più ampia espressione della Forza, che genera perturbazioni di maggior ampiezza che tendono a ripristinare l’omogeneità nelle distribuzioni. In modo speculare avviene per i punti in fase di espansione. L’espansione si esaurisce, si arresta e regredisce per effetto dell’aumento della resistenza che si oppone all’espressione della Forza. Si produrranno così perturbazioni di minore ampiezza che riporteranno verso l’omogeneità della distribuzione delle perturbazioni nel punto considerato in relazione ai punti del suo intorno. Questo fenomeno produce un orientamento delle perturbazioni da punti caratterizzati da contrazione della metrica a punti caratterizzati da espansione, orientamento che rappresenta la manifestazione del processo tendente al riequilibrio delle distribuzioni delle perturbazioni elementari. In un punto, o dominio spazio-temporale infinitesimo alla scala di Planck, tanto maggiore l’orientamento delle perturbazioni elementari, tanto maggiore il gradiente e tanto maggiore l’orientamento delle perturbazioni dei punti dei domini infinitesimi che costituiscono l’intorno, “reazione”, orientamento nella direzione e nel verso determinati dalla interazione dei gradienti formati dal punto in rapporto all’intorno stesso (massimo gradiente). Mentre l’Azione dipende dalla distribuzione delle intensità delle perturbazioni elementari, la Traslazione dipende dalla distribuzione spaziale della direzione e del verso delle perturbazioni stesse.  
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L’azione della Forza crea la metrica perturbata del Campo alla scala di Planck, come descritta dal Principio di Indeterminazione, determinando l’incessante formazione di micro-gradienti nella metrica stessa, che chiamiamo Azione elementare. La metrica è, quindi, in ciascun punto completamente definita dalla distribuzione delle perturbazioni elementari.  
Questo processo rappresenta la natura e l’espressione del secondo principio della dinamica evoluzionistica, il [[Principio di Azione e Reazione]]. Così come per il Principio di Indeterminazione, anche il Principio di Azione e Reazione si esprime sia a livello delle perturbazioni elementari sia a livello delle loro distribuzioni spazio-temporali, sempre nel senso del ripristino dell’omogeneità della metrica, o in senso equivalente, delle velocità di propagazione delle perturbazioni stesse. Questo principio rappresenta l’aspetto dinamico del Campo della Azione, archetipo e natura profonda del moto, dell’attrazione gravitazionale, dell’attrazione e della repulsione elettrostatica e magnetica; da esso derivano tutte le leggi e i fenomeni che distribuiscono la propagazione e il moto a tutti i livelli di complessità della Realtà. Attraverso l’espressione di questo principio, la primaria perturbazione generata dalla Forza si distribuisce in ogni fenomeno naturale, prende forma ed evolve nella costruzione dell’Universo. Questo processo può essere immaginato e rappresentato mediante l’associazione a ciascun punto dello spazio-tempo di un vettore, che rappresenta la propagazione della metrica locale, orientato con direzione e verso dal punto caratterizzato da contrazione della metrica al punto caratterizzato da espansione della stessa, o in termini equivalenti dal punto caratterizzato da una maggiore velocità di propagazione ad punto adiacente caratterizzato da una minore velocità. Se rappresentiamo, infatti, il Campo come campo delle velocità, possiamo immaginare il vettore Traslazione come un vettore che unisce punti adiacenti dove massimo è il rapporto tra le rispettive velocità associate, tendente a ripristinare l’omogeneità delle velocità nei due punti. Come dall’organizzazione della Azione scaturiscono fenomeni e grandezze fisiche (la massa), dall’organizzazione della Traslazione scaturiscono alcuni importanti fenomeni fondamentali: il moto, l’inerzia e l’attrazione gravitazionale La Traslazione, che rappresenta tra l’altro l’essenza del fenomeno che chiamiamo campo gravitazionale, si manifesta come grandezza accelerazione. In questo aspetto essenziale si esprime il principio di equivalenza tra gravità e accelerazione, tra massa gravitazionale e massa inerziale. L’organizzazione della Traslazione, nel senso di correlazione tra l’orientamento delle perturbazioni nei punti di un dominio spazio-temporale, produce, infatti, un valore non nullo di accelerazione che equivale a un campo gravitazionale presente nel dominio considerato. Qualsiasi Struttura dotata di massa posta nel dominio considerato subirà una accelerazione dovuta alla interazione tra la Traslazione dei punti del dominio spazio-temporale che la caratterizza e la Traslazione dei dominio spazio-temporale che attraversa nel suo moto. L’accelerazione, che modifica il moto della Struttura, si sostanzia in una interazione tra la Traslazione dei punti del dominio che compone la Struttura stessa e la Traslazione dell’area del Campo attraversata dalla Struttura. Dall’interazione può risultare una diversa correlazione (maggiore nel caso di accelerazione positiva che produce un incremento della velocità) nell’orientamento delle perturbazioni elementari nel dominio considerato. Le Strutture e le Forme giacenti nel dominio caratterizzato da Traslazione organizzata verranno, quindi, accelerate nella direzione e nel verso della Traslazione stessa, attraverso l’interazione della Traslazione del dominio e la Traslazione della Forma. Al contrario, in un Campo elementare caotico, disordinato, anche i vettori Traslazione, così come l’entità Azione, risultano in incessante fluttuazione caotica, non organizzata.
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L’espansione e la contrazione della metrica, la variazione locale della distribuzione delle perturbazioni elementari, è caratterizzata dall’incessante orientamento delle perturbazioni nella direzione del massimo gradiente, da punti in espansione verso punti in contrazione, dove la resistenza è minore.  
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Questo effetto, in cui effettivamente consiste l’Azione elementare, produce contestualmente nel Campo una “reazione”, un’Azione uguale e contraria, tendente a ripristinare lo stato di omogeneità, di isotropia, nella distribuzione delle perturbazioni elementari. Chiamiamo  “Traslazione”, o Azione traslatoria, l’orientamento delle perturbazioni, prodotto  dalla reazione tendente al ripristino dell’omogeneità, nella direzione e verso di espressione della reazione stessa, da punti caratterizzati da contrazione della metrica a punti in espansione. La minore resistenza all’espansione presente nei punti in fase di contrazione produce una più ampia espressione della Forza, che genera perturbazioni di maggior ampiezza che tendono a ripristinare l’omogeneità nelle distribuzioni. In modo speculare avviene per i punti in fase di espansione.  
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In un punto, o dominio spazio-temporale infinitesimo alla scala di Planck, tanto maggiore l’orientamento delle perturbazioni elementari, tanto maggiore il gradiente e tanto maggiore l’orientamento delle perturbazioni dei punti dei domini infinitesimi che costituiscono l’intorno, “reazione”, orientamento nella direzione e nel verso determinati dalla interazione dei gradienti formati dal punto in rapporto all’intorno stesso (massimo gradiente). Mentre l’Azione dipende dalla distribuzione delle intensità delle perturbazioni elementari, la Traslazione dipende dalla distribuzione spaziale della direzione e del verso delle perturbazioni stesse.  
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Questo processo rappresenta la natura e l’espressione del secondo principio della dinamica evoluzionistica, il [[Principio di Azione e Reazione]].  
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Così come per il Principio di Indeterminazione, anche il Principio di Azione e Reazione si esprime sia a livello delle perturbazioni elementari sia a livello delle loro distribuzioni spazio-temporali, sempre nel senso del ripristino dell’omogeneità della metrica, o in senso equivalente, delle velocità di propagazione delle perturbazioni stesse.  
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Questo principio rappresenta l’aspetto dinamico del Campo della Azione, archetipo e natura profonda del moto, dell’attrazione gravitazionale, dell’attrazione e della repulsione elettrostatica e magnetica; da esso derivano tutte le leggi e i fenomeni che distribuiscono la propagazione e il moto a tutti i livelli di complessità della Realtà.  
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Attraverso l’espressione di questo principio, la primaria perturbazione generata dalla Forza si distribuisce in ogni fenomeno naturale, prende forma ed evolve nella costruzione dell’Universo.  
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Questo processo può essere immaginato e rappresentato mediante l’associazione a ciascun punto dello spazio-tempo di un vettore, che rappresenta la propagazione della metrica locale, orientato con direzione e verso dal punto caratterizzato da contrazione della metrica al punto caratterizzato da espansione della stessa, o in termini equivalenti dal punto caratterizzato da una maggiore velocità di propagazione ad punto adiacente caratterizzato da una minore velocità.  
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Se rappresentiamo, infatti, il Campo come campo delle velocità, possiamo immaginare il vettore Traslazione come un vettore che unisce punti adiacenti dove massimo è il rapporto tra le rispettive velocità associate, tendente a ripristinare l’omogeneità delle velocità nei due punti.  
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Come dall’organizzazione della Azione scaturiscono fenomeni e grandezze fisiche (la massa), dall’organizzazione della Traslazione scaturiscono alcuni importanti fenomeni fondamentali: il moto, l’inerzia e l’attrazione gravitazionale La Traslazione, che rappresenta tra l’altro l’essenza del fenomeno che chiamiamo campo gravitazionale, si manifesta come grandezza accelerazione. In questo aspetto essenziale si esprime il principio di equivalenza tra gravità e accelerazione, tra massa gravitazionale e massa inerziale.  
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L’organizzazione della Traslazione, nel senso di correlazione tra l’orientamento delle perturbazioni nei punti di un dominio spazio-temporale, produce, infatti, un valore non nullo di accelerazione che equivale a un campo gravitazionale presente nel dominio considerato.  
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Dall’interazione può risultare una diversa correlazione (maggiore nel caso di accelerazione positiva che produce un incremento della velocità) nell’orientamento delle perturbazioni elementari nel dominio considerato. Le Strutture e le Forme giacenti nel dominio caratterizzato da Traslazione organizzata verranno, quindi, accelerate nella direzione e nel verso della Traslazione stessa, attraverso l’interazione della Traslazione del dominio e la Traslazione della Forma.  
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Al contrario, in un Campo elementare caotico, disordinato, anche i vettori Traslazione, così come l’entità Azione, risultano in incessante fluttuazione caotica, non organizzata.

Revision as of 20:49, 14 March 2021

L’azione della Forza crea la metrica perturbata del Campo alla scala di Planck, come descritta dal Principio di Indeterminazione, determinando l’incessante formazione di micro-gradienti nella metrica stessa, che chiamiamo Azione elementare. La metrica è, quindi, in ciascun punto completamente definita dalla distribuzione delle perturbazioni elementari.

L’espansione e la contrazione della metrica, la variazione locale della distribuzione delle perturbazioni elementari, è caratterizzata dall’incessante orientamento delle perturbazioni nella direzione del massimo gradiente, da punti in espansione verso punti in contrazione, dove la resistenza è minore.

Questo effetto, in cui effettivamente consiste l’Azione elementare, produce contestualmente nel Campo una “reazione”, un’Azione uguale e contraria, tendente a ripristinare lo stato di omogeneità, di isotropia, nella distribuzione delle perturbazioni elementari. Chiamiamo “Traslazione”, o Azione traslatoria, l’orientamento delle perturbazioni, prodotto dalla reazione tendente al ripristino dell’omogeneità, nella direzione e verso di espressione della reazione stessa, da punti caratterizzati da contrazione della metrica a punti in espansione. La minore resistenza all’espansione presente nei punti in fase di contrazione produce una più ampia espressione della Forza, che genera perturbazioni di maggior ampiezza che tendono a ripristinare l’omogeneità nelle distribuzioni. In modo speculare avviene per i punti in fase di espansione.

L’espansione si esaurisce, si arresta e regredisce per effetto dell’aumento della resistenza che si oppone all’espressione della Forza.

Si produrranno così perturbazioni di minore ampiezza che riporteranno verso l’omogeneità della distribuzione delle perturbazioni nel punto considerato in relazione ai punti del suo intorno. Questo fenomeno produce un orientamento delle perturbazioni da punti caratterizzati da contrazione della metrica a punti caratterizzati da espansione, orientamento che rappresenta la manifestazione del processo tendente al riequilibrio delle distribuzioni delle perturbazioni elementari.

In un punto, o dominio spazio-temporale infinitesimo alla scala di Planck, tanto maggiore l’orientamento delle perturbazioni elementari, tanto maggiore il gradiente e tanto maggiore l’orientamento delle perturbazioni dei punti dei domini infinitesimi che costituiscono l’intorno, “reazione”, orientamento nella direzione e nel verso determinati dalla interazione dei gradienti formati dal punto in rapporto all’intorno stesso (massimo gradiente). Mentre l’Azione dipende dalla distribuzione delle intensità delle perturbazioni elementari, la Traslazione dipende dalla distribuzione spaziale della direzione e del verso delle perturbazioni stesse.

Questo processo rappresenta la natura e l’espressione del secondo principio della dinamica evoluzionistica, il Principio di Azione e Reazione.

Così come per il Principio di Indeterminazione, anche il Principio di Azione e Reazione si esprime sia a livello delle perturbazioni elementari sia a livello delle loro distribuzioni spazio-temporali, sempre nel senso del ripristino dell’omogeneità della metrica, o in senso equivalente, delle velocità di propagazione delle perturbazioni stesse.

Questo principio rappresenta l’aspetto dinamico del Campo della Azione, archetipo e natura profonda del moto, dell’attrazione gravitazionale, dell’attrazione e della repulsione elettrostatica e magnetica; da esso derivano tutte le leggi e i fenomeni che distribuiscono la propagazione e il moto a tutti i livelli di complessità della Realtà.

Attraverso l’espressione di questo principio, la primaria perturbazione generata dalla Forza si distribuisce in ogni fenomeno naturale, prende forma ed evolve nella costruzione dell’Universo.

Questo processo può essere immaginato e rappresentato mediante l’associazione a ciascun punto dello spazio-tempo di un vettore, che rappresenta la propagazione della metrica locale, orientato con direzione e verso dal punto caratterizzato da contrazione della metrica al punto caratterizzato da espansione della stessa, o in termini equivalenti dal punto caratterizzato da una maggiore velocità di propagazione ad punto adiacente caratterizzato da una minore velocità.

Se rappresentiamo, infatti, il Campo come campo delle velocità, possiamo immaginare il vettore Traslazione come un vettore che unisce punti adiacenti dove massimo è il rapporto tra le rispettive velocità associate, tendente a ripristinare l’omogeneità delle velocità nei due punti.


Come dall’organizzazione della Azione scaturiscono fenomeni e grandezze fisiche (la massa), dall’organizzazione della Traslazione scaturiscono alcuni importanti fenomeni fondamentali: il moto, l’inerzia e l’attrazione gravitazionale La Traslazione, che rappresenta tra l’altro l’essenza del fenomeno che chiamiamo campo gravitazionale, si manifesta come grandezza accelerazione. In questo aspetto essenziale si esprime il principio di equivalenza tra gravità e accelerazione, tra massa gravitazionale e massa inerziale.

L’organizzazione della Traslazione, nel senso di correlazione tra l’orientamento delle perturbazioni nei punti di un dominio spazio-temporale, produce, infatti, un valore non nullo di accelerazione che equivale a un campo gravitazionale presente nel dominio considerato.

Qualsiasi Struttura dotata di massa posta nel dominio considerato subirà una accelerazione dovuta alla interazione tra la Traslazione dei punti del dominio spazio-temporale che la caratterizza e la Traslazione dei dominio spazio-temporale che attraversa nel suo moto.

L’accelerazione, che modifica il moto della Struttura, si sostanzia in una interazione tra la Traslazione dei punti del dominio che compone la Struttura stessa e la Traslazione dell’area del Campo attraversata dalla Struttura.

Dall’interazione può risultare una diversa correlazione (maggiore nel caso di accelerazione positiva che produce un incremento della velocità) nell’orientamento delle perturbazioni elementari nel dominio considerato. Le Strutture e le Forme giacenti nel dominio caratterizzato da Traslazione organizzata verranno, quindi, accelerate nella direzione e nel verso della Traslazione stessa, attraverso l’interazione della Traslazione del dominio e la Traslazione della Forma.

Al contrario, in un Campo elementare caotico, disordinato, anche i vettori Traslazione, così come l’entità Azione, risultano in incessante fluttuazione caotica, non organizzata.